Antonio e Stefano Maiorana: "lettera aperta agli assassini"
Palermo, 22/11/2011 - "In occasione di questo Natale voglio chiedere agli assassini di mio figlio Stefano che dicano la verità e si consegnino alla giustizia. Cosa è accaduto il 3 agosto 2007?''. Lo scrive in una "lettera aperta agli assassini", Rossella Accardo, madre di Stefano Maiorana, di cui non si hanno più notizie da quattro anni, quando scomparve insieme al padre Antonio, imprenditore, dopo aver visitato il cantiere edile di via del Levriere, a Isola delle Femmine, nel Palermitano. "Per anni - dice Rossella Accardo - ho voluto fortemente credere che non fosse accaduto niente di estremo e che avrei riabbracciato mio figlio, ma dopo aver letto quanto custodito nelle pagine dei fascicoli d'indagine, e le eccellenti deduzioni dell'avvocato Giacomo Frazzitta e dei suoi collaboratori, ho dovuto abdicare ad altre logiche". Accardo riporta nella lettera alcuni stralci della relazione che i carabinieri hanno inoltrato alla procura di Palermo: "L'arresto - si legge - dei noti latitanti Lo Piccolo, Salvatore e il figlio Sandro, ha contribuito a chiarire un aspetto fondamentale della vicenda: la matrice mafiosa della scomparsa". Secondo la donna "a conferma che la regia era già stata pensata e ponderata a priori, vi è la strana coincidenza del non funzionamento di tutti i sistemi di video sorveglianza del tratto di strada che dal cantiere di Isola delle Femmine conduce al parcheggio dell'aeroporto Falcone Borsellino, dove il 4 agosto 2007 (a notte fonda) era stata trovata la Smart dei Maiorana".
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