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domenica 22 gennaio 2012

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Verità e giustizia per Emanuela Orlandi: folla a Sant'Apollinare

Roma, 21/1/2012 – Forte risposta all'appello del fratello di Emanuela Orlandi per la manifestazione davanti alla basilica romana di Sant'Apollinare, dove è sepolto Enrico De Pedis, a fianco alla scuola di musica che Emanuela frequentava e da dove  uscì l'ultima volta la sera del 22 giugno 1983. Su un muro accanto alla chiesa è stato appeso un lenzuolo bianco con la scritta "Fuori De Pedis dalla basilica".  Di fronte sono stati affissi con delle mollette una trentina di fogli lungo un filo, con la foto di Emanuela Orlandi. Numerosi i cartelli: "Roma non dimentica Emanuela", "Non ci arrendiamo, la verità, deve venire fuori" alcune delle scritte.
Nel luglio 2010 era arrivato dal Vicariato di Roma il nulla osta a ispezionare la tomba qualora l'autorità giudiziaria avesse voluto farlo. Nel novembre di quell'anno sembrava che si fosse vicini alla riapertura e notizie in tal senso sono circolate anche in seguito. Venne anche fatto un prelievo del Dna alla famiglia Orlandi. Ma poi non è accaduto nulla. “Quella sepoltura è lo snodo di quel legame omertoso tra Stato, Chiesa e criminalità che 28 anni fa si è portato via Emanuela - ha detto Pietro Orlandi parlando in piazza Sant’Apollinare -. Per sciogliere quel legame servono magistrati senza paura, come Falcone e Borsellino. Autorità politiche non inclini a piegarsi al potere vaticano; e una papa coraggioso e libero”.
Tra la folla tanti romani, ma anche molta gente arrivata da altre città italiane che ha aderito alla petizione che il fratello di Emanuela ha fatto circolare da ottobre, che ha raccolto oltre 55.000 adesioni e ha continuato a raccoglierne anche oggi. “Non siamo mai stati così forti”, ha detto Orlandi. Tra chi lo ascoltava, tante ragazze con la fascetta sulla fronte, uguale a quella che Emanuela portava nella foto, ben nota, diffusa dopo la scomparsa. Hanno preso la parola anche Federica Sciarelli e la madre di Cristina Golinucci, che era accompagnata dalla madre di Milena Bianchi. Presenti anche i familiari di altri scomparsi e Francesca Darima, oltre a Penelope Lazio. Sulla facciata della chiesa è stata apposta la riproduzione di una targa in pietra per ribattezzare simbolicamente il luogo in “Piazza Emanuela Orlandi”. La gente sperava di entrare in chiesa, ma il portone è rimasto sbarrato.

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